Migliorare la tecnologia di stampa nel settore sanitario per incrementare l’efficienza operativa: un’analisi sull’importanza dell’ottimizzazione tecnologica per i professionisti della sanità.
La carenza di personale nel settore sanitario è una problematica ben documentata a livello europeo. La Commissione Europea ha recentemente stimato una mancanza di circa un milione di operatori sanitari nell’Unione Europea. Questo deficit ha comportato un significativo allungamento dei tempi di attesa per i pazienti, specialmente per gli interventi non urgenti. In uno scenario già stressato dalla scarsità di risorse umane, l’efficienza operativa diventa cruciale, e ogni inefficienza, inclusa quella legata alla tecnologia di stampa, assume una rilevanza considerevole.
La gestione del tempo è essenziale in ambito sanitario, dove ogni minuto risparmiato assume un valore inestimabile. Strumenti di stampa obsoleti e inefficienti non solo rallentano il lavoro amministrativo, ma possono avere un impatto significativo anche sul lavoro clinico quotidiano. Medici, infermieri e altri professionisti sanitari sono direttamente influenzati dalle inefficienze tecnologiche, che possono ostacolare la tempestività e la qualità dell’assistenza ai pazienti.
In questo contesto, Epson* – tramite Coleman Parkes, una società indipendente
che si occupa di ricerche di mercato – ha condotto un’inchiesta mirata coinvolgendo professionisti del settore sanitario in Europa, Medio Oriente e Africa. I risultati dell’indagine hanno messo in luce le criticità legate all’attuale situazione tecnologica e hanno evidenziato la necessità di un miglioramento significativo nel campo delle tecnologie di stampa. Gli intervistati hanno sottolineato come le inefficienze tecnologiche non solo rallentano i processi amministrativi, ma influiscono negativamente anche sulla qualità del servizio offerto ai pazienti.
Che cosa ha rivelato l’inchiesta? Alcuni dati:
Il 93% degli operatori sanitari intervistati afferma di perdere tempo (da 30 min fino a 4 ore) ogni settimana a causa di stampanti lente o non funzionanti. Se si moltiplicano questi dati con il numero di operatori sanitari attivi nell’UE nel 2021 si arriva ad un totale di 4’970’290 giornate lavorative di 8 ore perse all’anno.
Il 95% afferma che ciò ha un impatto negativo, causando ritardi o difficoltà nelle seguenti attività:
  • Condivisione delle informazioni 44%
  • Aggiornamento delle cartelle cliniche dei pazienti 39%
  • Prendere appuntamenti 35%
  • Aumento delle lamentele da parte dei pazienti 32%
Entrano in gioco anche le preoccupazioni ambientali:
l’80% degli intervistati è d’accordo che l’impatto ambientale delle stampanti è motivo di grande preoccupazione.
L’ 89% ritiene che il proprio reparto IT debba fare di più per fornire stampanti in grado di stampare rapidamente e che richiedano meno manutenzione per ridurre le difficoltà associate ai tempi di inattività delle stampanti stesse
*ricerca commissionata da Epson e condotta fra luglio e novembre 2023 da Coleman Parkes coinvolgendo 3400 operatori sanitari in 28 paesi dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).
Gli investimenti nel settore sanitario mirano principalmente a migliorare la qualità delle cure fornite ai pazienti, mantenendo i costi sotto controllo. È cruciale considerare anche i più piccoli miglioramenti per raggiungere questo obiettivo. Pertanto, un cambiamento che potrebbe sembrare di poco conto e relativamente poco oneroso come l’adozione di stampanti più efficienti potrebbe avere un impatto significativo su questo fronte. Insieme ad altri investimenti e cambiamenti, questo aspetto non deve essere sottovalutato.
L’importanza della tecnologia di stampa nelle strutture sanitarie: vantaggi delle stampanti inkjet con tecnologia a freddo
Maggiore produttività: riduzione dei tempi di inattività
L’introduzione delle stampanti inkjet con tecnologia a freddo può rappresentare un notevole miglioramento per il settore sanitario. Queste stampanti, rispetto ai modelli laser, sono caratterizzate da una maggiore robustezza e resistenza grazie al minor numero di parti mobili e consumabili. Questo si traduce in una necessità ridotta di assistenza e manutenzione, diminuendo conseguentemente i tempi di inattività. Il risultato è un aumento della produttività e della soddisfazione degli utenti, fattori cruciali in un contesto sanitario dove ogni minuto conta.
Efficienza energetica ed impatto ambientale
“Swiss Medical Network (…) non può e non vuole ignorare il tema dell’eco-sostenibilità e, perciò, si è posto l’obiettivo di impegnarsi a ridurre nei prossimi 3 o 4 anni il proprio impatto ambientale, decarbonizzando i propri stabilimenti e migliorandone l’efficienza energetica. (…) per questo motivo si impegna in due specifiche aree principali per fare la differenza e contribuire all’eco-sostenibilità: (…) La seconda area di azione riguarda l’efficienza energetica: il recupero del calore in esubero, la ristrutturazione degli edifici e l’installazione di apparecchiature più efficienti
sono solo alcuni dei modi attuabili per migliorare l’efficienza energetica di un’azienda.” (da InfoPMI ecologico, Nr 54, 2023, pp 22 e 23)
Un altro aspetto rilevante delle stampanti inkjet con tecnologia a freddo è il loro minore impatto ambientale. Le stampanti laser tradizionali, ampiamente utilizzate in ambito sanitario, richiedono calore per fondere il toner sul foglio, comportando un notevole consumo energetico. Al contrario, le stampanti inkjet con tecnologia a freddo consumano meno energia e producono minori emissioni di CO2 e polveri fini. Questo non solo contribuisce a un ambiente di lavoro più sano, ma anche a una gestione più sostenibile delle risorse energetiche, un elemento sempre più rilevante nelle politiche aziendali moderne anche nel settore sanitario. A ciò si aggiunga il minore utilizzo di pezzi di ricambio e dunque la minore produzione di “rifiuti” che andrebbero poi smaltiti gravando ulteriormente sull’ambiente.